Italiano Tedesco

Esilio, espatrio, migrazione al femminile nel Novecento tedesco

Home > Sentieri di vita > Bettina Ehrlich

Bettina Ehrlich

Bettina Bauer nasce il 19 marzo 1903 a Vienna. A causa della sua salute cagionevole, già durante l’infanzia trascorre lunghi periodi a Grado, un luogo che diverrà importante per la sua opera. Dal 1920 al 1923 studia presso una scuola di artigianato a Vienna e successivamente, due anni a Berlino. Si afferma come artista, pittrice, litografa e successivamente impara anche la tecnica di stampa a mano su tessuto. Negli anni venti conta tra i suoi amici più cari il figlio di Arthur Schnitzler, Heinrich. In casa Schnitzler Bettina è ospite assidua e molto apprezzata. Nei suoi diari narra divertenti aneddoti che vedono protagonista il grande autore.

Nel 1930 Bettina sposa il disegnatore, incisore e scultore Georg Ehrlich. La coppia emigra a Londra nel 1938.

All’inizio degli anni trenta Bettina inizia a scrivere libri per bambini, molti dei quali vengono pubblicati presso case editrici inglesi e americane. I protagonisti sono prevalentemente ninfe, fauni, animali marini che richiamano i lunghi soggiorni marini della scrittrice durante l’infanzia. Tutti i libri di Bettina Ehrlich sono corredati da illustrazioni eseguite da lei stessa e caratterizzate dall’uso dell’acquarello su carta di riso, una tecnica che rende le figure opalescenti e quasi inconsistenti, conferendo, in questo modo, ancora più indeterminatezza e fascino alla loro definizione.

Bettina Ehrlich muore il 10 ottobre 1985 in un ospedale londinese a causa di un cancro ai polmoni.

 

Opere

  • Poo-Tsee the Water-Tortoise, racconto, 1943
  • Show Me Yours. A Little Paintbook, racconto illustrato, 1943
  • Cocolo Comes to America, racconto, 1949
  • Cocolo’s Home, racconto, 1950

 

Scelta bibliografica

  • Neugebauer, Rosamunde, Zur Metaphorik der Heimatlosigkeit. Eine vergleichende Betrachtung von Bettina Ehrlichs Kinderbuch „Cocolo’s Home“ und Axl Leskoscheks Graphikzyklus „Odysseus“, in H. D. Krohn (Hg.), Frauen im Exil, Bremen, 1993.
  • Schintler- Zürner, Susa, Ich glaub mit der „Zeit, die die Schmerzen heilt“ oder auch nicht, ist es so, dass sie es Wellen tut, mal ja und mal nicht… Post memory of history – die Exilgeschichte der Bettin Ehrlich Bauer, in «Zwischenwelt, Literatur, Widerstand, Exil», 22. Jg., Nr. 4/ 23. Jg., Nr 1 (2006).

 

Sitografia

www.bibliothekderprovinz.at

www.literaturhaus.at

www.punktdrei.at

www.wienerzeitung.at

www.punktdrei.at

 

(foto: http://www.bibliothekderprovinz.at )