L'esperienza dell'esilio nella letteratura tedesca del Novecento è il titolo del Progetto PRIN 2007-2009, diretto dal prof. Giuseppe Dolei dell'Università di Catania, nell'ambito del quale l'unità locale salernitana, coordinata dalla Prof. Lucia Perrone Capano, ha definito un ambito di ricerca dedicato a Esili, espatri, migrazioni al femminile nel Novecento di lingua tedesca.
All'interno del vasto campo di analisi costituito dal fenomeno dell'esilio negli anni Trenta e Quaranta, si intende approfondire la discussione sulla sua specificità femminile, meno conosciuta e studiata, recuperando il senso di una esperienza che, mentre per alcune scrittrici implica l'inizio di una nuova vita, per altre assume il tono di una frattura irreparabile nella propria esistenza, un trauma dalle proporzioni e dagli effetti insanabili.
Nello spazio virtuale e aperto del sito bilingue, italiano e tedesco, si vogliono offrire, a studiosi e appassionati, strumenti di approfondimento, ricerca e didattica, allo scopo di sollecitare l'interesse, il dibattito e la conoscenza verso una letteratura a rimasta lungo sepolta e inascoltata.
L'elenco pressoché completo di autrici di lingua tedesca costrette all'esilio durante il Terzo Reich conta più di duecento nomi. Le stime sono tuttavia imprecise, se si considera il numero ingente di autrici delle quali si sono quasi completamente perse le tracce, sia biografiche che letterarie, a causa dei complessi percorsi di vita e spesso di sopravvivenza che hanno affrontato nel momento in cui hanno dovuto lasciare la propria patria.
All'eroismo antifascista dei lavori di molti scrittori esuli si oppone qui più spesso l'esperienza complessa di una Heimat che nasce in un dialogo con l'altro, al di là delle coordinate storiche e dei confini geograficamente limitabili. Invece di reclamare un'identità nazionale e l'appartenenza a un territorio politico si propongono modelli più fluidi e aperti di ricerca del sé e del senso nonché il rifiuto di un'interpretazione dualistica della storia che classifica gli eventi secondo rigide coppie antinomiche come patria- esilio, amico- nemico. Laddove sia vita che prassi letteraria mantenevano distinte una produzione maschile segnata dall'impegno e una produzione femminile confinata nel privato dell'esperienza soggettiva, quest'ultima sviluppava in sordina forme di protesta e di resistenza attraverso strategie di scrittura che realizzavano un rovesciamento di ruoli, modelli, luoghi comuni e modi rappresentativi del discorso maschile non solamente fascista.
Nel sito sezioni specifiche guidano il percorso del visitatore/della visitatrice attraverso i suoi contenuti.
In Sentieri di vita si trova una schedatura biografica delle autrici con indicazione dei principali eventi della loro vita e, se contemplato, del ritorno in patria. Per ogni scrittrice si fornisce una lista delle opere, una piccola scelta bibliografica di riferimento e, laddove disponibili, una sitografia e filmografia.
In Echi della Fremde è stata operata una scelta di testi ritenuti utili a delineare le linee e i punti nodali di quella nuova estetica del pensiero e dell'espressione letteraria che l'esperienza di esilio costruisce a partire dallo sradicamento dalla propria patria e dalla propria lingua madre.
In Sentieri della ricerca si trovano bibliografia, sitografia, percorsi didattici, letture ad alta voce e materiali di approfondimento raccolti allo scopo di fornire strumenti utili di analisi e ricerca inerenti la tematica del progetto.
In Voci dell'esilio si presenta un compendio che raccoglie alcuni termini chiave ricorrenti, emersi nell'abito della ricerca, sia dal punto di vista della più generale descrizione del periodo e del fenomeno dell'esilio femminile che nello specifico dello studio delle singole autrici.
In Pubblicazioni sono indicati gli studi, i libri, i saggi, i materiali prodotti dai membri e dai collaboratori dei gruppi di ricerca coinvolti nel progetto.