Gertrud Isolani
Gertrud Isolani nasce a Dresda il 7 febbraio 1899, in una famiglia ebrea molto impegnata culturalmente. Il padre, il critico teatrale Eugen Isaacsohn – che aveva mutato il suo cognome in Isolani per proteggere se stesso e la sua famiglia –, riunisce infatti intorno a sé un circolo di intellettuali, scrittori e artisti che creano un ambiente di forti stimoli, ai quali Gertrude reagisce manifestando una precoce attitudine alla scrittura.
A 17 anni pubblica i primi articoli giornalistici che la rendono famosa, diviene una speaker radiofonica, scrive saggi per diverse riviste culturali e letterarie, e poi ancora racconti, drammi e radiodrammi. A soli 19 anni termina una biografia su Christian Morgenstern
Con l’avvento al potere di Adolf Hitler, i suoi testi ricevono l'epiteto negativo di "letteratura dell'asfalto" e la scrittrice, che intanto si è sposata e ha una figlia, lascia Berlino e fugge verso la Francia. Ma anche Parigi non costituisce un approdo sicuro: nel 1940, dopo i primi anni di tranquillità in cui aveva trovato lavoro presso il «Pariser Tageblatt», sia lei che la figlia, in quanto cittadine tedesche, vengono internate nel campo femminile di Gurs. Le esperienze vissute nel campo confluiscono nel romanzo Stadt ohne Männer (pubblicato nel 1945). Solo nel luglio dello stesso anno, grazie all’aiuto del marito, Gertrud e la figlia riescono a scappare.
La famiglia rimane nascosta in Francia fino al 1942 quando, valicata la catena del Giura, raggiunge la Svizzera.
Il peso delle esperienze vissute grava sulla mente della piccola Ursula, che inizia a mostrare segni di forte squilibrio. Anche il marito si ammala, spossato com'è dalle umiliazioni fisiche e morali subite sia nei lunghi anni di soggiorno nei campi di lavoro che nell'esperienza della fuga.
Un nuovo equilibrio giunge solo nel 1944, quando la famiglia giunge nella cittadina di Binningen. Dal 1945, anno della morte del marito, Gertrud riprende a scrivere pubblicando sia romanzi e racconti che articoli giornalistici. Nel 1964 ottiene la cittadinanza tedesca a Binningen che lei considera come la sua vera patria, e trascorre gli ultimi anni prima della morte, avvenuta il 19 gennaio 1988, nell’ospizio Charmille a Riehen.
Opere
- Malererbe- Studie zu Christian Morgestern, studio, 1919
- Der tanzende Eros, novella, 1920
- Die Seelenklinik, racconto, 1930
- Die letzte Havanna, romanzo, 1934
- Stadt ohne Männer, romanzo, 1945
- Der Donor, romanzo, 1949
- Nacht aller Nächte, romanzo, 1956
- Maîtressen, racconto storico, 1964
- Der Jünger des Rabbi Jochanan, racconto, 1968
- Golda Meir. Israels Mutter Courage, biografia, 1969
- Die Hochzeit des Jahres findet nicht statt, commedia, 1975
- Schwiegermutter! Schwiegermutter!, studio, 1975
- Kein Blatt vor dem Mund, Briefe, Gespräche, Begegnungen, 1985
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Beiträge: Stadt ohne Männer, Die Hochzeit des Jahres findet nicht statt, radiodrammi, 1966
Il lascito di Gertrud Isolani si trova presso l'“Archivialenkatalog des Deutschen Exilarchivs 1933-1945” della „Deutsche Nationalbibliothek”.
Scelta bibliografica
- Bilsky, Lisa Anne, Adrienne Thomas, Getrud Isolani, and Gabriele Tergit: German Jewish Women Writers and the Experience of Exile. Doctoral Diss. University of Wisconsin-Madison, 1995.
- Clarenbach, Anja, Gertrud Isolani und Heinrich Eduard Jakob: Korrespondenz über „Stadt ohne Männer“. In «Exil. Forschung – Erkenntnisse – Ergebnisse», XVI Jg., 1994, 2.
- Eichmann- Lautenegger, Beatrice, “Gejagt, gehezt, verfolgt, verbrannt, …”. Emigrantinnen des 20. jahrhunderts in der Schweiz, Zürich, 1994.
- Mittag, Gabriele, Es gibt Verdammte nur in Gurs. Literatur, Kultur und Alltag in einem südfranzösischen Internierungslager 1940-1942, Tübingen, 1996.
- Id., “Die Sünde und Schande der Christenheit hat ihren Kulminationspunkt erreicht”, geschlechtsspezfische Aspekte der in den französischen Internierungslagern entstandenen Literatur, München, 1999.
- Wall, Renate, Lexikon deutschsprachigen Schriftstellerinnen im Exil 1933-1945, Gießen, 2004.
Sitografia
(foto: http://www.ub.unibas.ch )