Martina Wied
Alexandrine Martina Augusta Schnabl nasce a Vienna il 10 dicembre 1882. Studia filosofia e storia dell’arte, e nel 1911 sposa il chimico Sigmund Weisl, dal quale ha un figlio, Hanno. A quel tempo Martina ha già intrapreso la carriera di scrittrice e molte delle sue prime poesie sono apparse, già durante gli anni della scuola, su riviste come «Der Simplicissimus» e «Die Jugend» con lo pseudonimo di Martina Wied.
A partire dal 1912, è collaboratrice del periodico di critica letteraria Der Brenner. Nel 1919 viene pubblicata la sua prima raccolta di liriche, Bewegung, per la quale, nel 1924, le viene conferito il premio letterario della città di Vienna. Nel 1929 sulla «Wiener Arbeiter Zeitung» compare la novella Das unruhige Herz. Un anno dopo il marito muore e Martina per mandare avanti la famiglia scrive articoli, inserti e racconti. Nel 1932, sempre sulle pagine della «Wiener Arbeiter Zeitung», pubblica il racconto Der Türkis Ring e nel 1933, il racconto Zwei Frauen und das Meer compare sulla «Neue Freie Presse».
Nonostante l’impellente bisogno di danaro per il sostentamento familiare, Martina rifiuta di scrivere per il nuovo regime nazionalsocialista. Per questo motivo il romanzo composto in quegli anni, intitolato Das Asyl zum obdachlosen Geist, non può essere pubblicato e nel 1934 viene ospitato, in una versione a puntate, sulle pagine della «Wiener Zeitung». Solo nel 1936 viene pubblicato il suo primo romanzo in volume, dal titolo Rauch über St. Florian.
Dal 1934 al 1947 vive in esilio in Gran Bretagna, lontana dal figlio che ha invece trovato asilo in Brasile. In Inghilterra Martina Wied lavora come insegnante e scrive ben quattro romanzi che verranno pubblicati molto più tardi. In tutti e quattro si considera la storia inglese nel suo rapporto con la seconda guerra mondiale. Die Geschichte des reichen Jünglings, scritto nel 1943 ma pubblicato solo nel 1952, è considerato il suo capolavoro. Si tratta di un romanzo di formazione che nasconde, dietro la figura del rivoluzionario Iwanow, il ritratto letterario di Georg Lukács, caro amico della scrittrice. Per questo e le altre sue opere, Martina Wied è la prima donna ad esser insignita del Großer Österreichischer Staatspreis für Literatur nel 1952. La scrittrice muore a Vienna il 25 gennaio 1957.
Opere
- Bewegung, poesie, 1919
- Brücken ins Sichtbare, poesie, 1952
- Rauch über St. Florian, romanzo, 1937
- Das Einhorn, romanzo, 1948
- Kellingrath, romanzo, 1950
- Das Krähennest, romanzo, 1951
- Die Geschichte des reichen Jünglings, romanzo, 1952
- Brücken ins Sichtbare: Ausgew. Gedichte 1912 – 1952, poesie, 1952
- Der Ehering, romanzo, 1954
- Das unvollendete Abenteuer, novella, 1955
Scelta biografica
- Polt-Heinzl, Evelyne, Zeitlos: neun Porträts; Von der ersten Krimiautorin Österreichs bis zur ersten Satirikerin Deutschlands, Wien, 2005.
- Prokop, Hans Friedrich, Die Romane M. Wieds, Dissertation, Wien, 1972.
- Patsch, Sylvia M., Österreichische Schriftsteller im Exil in Großbritannien, Wien/ München, 1985.
- Wall, Renate, Lexikon der deutschen Schriftstellerinne im Exil 1933-1945, Gießen, 2004.
Sitografia
http://www.literaturepochen.at
( Foto: http://aeiou.iicm.tugraz.at )