Susanne Wantoch
Susanne Wantoch nasce nella cittadina austro-ungarica di Trencin, oggi in territorio slovacco. Trascorre la sua infanzia tra Vienna, Amburgo e Colonia, e dal 1921 nel nord dell’Austria dove, appena quindicenne, si unisce a un’associazione di giovani comunisti. Dopo la formazione liceale si iscrive all’università di Vienna, dove studia inglese e francese. Dal 1936 al 1938 lavora come corrispondente con l’estero per una compagnia navale inglese con sede a Vienna e pubblica i suoi primi lavori. Nell’anno dell’annessione dell’Austria alla Germania sposa il medico Theo A. Wantoch, e insieme emigrano in Cina, dove lavora, da quello stesso anno e fino al 1946, come infermiera della Croce Rossa presso le province di Kueitschou e Honan. A partire dal 1941 insegna lingua tedesca e inglese in diverse università cinesi. Sei anni dopo, nel febbraio 1947, tra le pagine della rivista «Österreichischen Tagebuch» pubblica il suo scritto postbellico, intitolato Indienbilder, nel quale descrive il suo viaggio di ritorno dalla Cina, avvenuto attraversando l’India e l’Egitto. Tornata a Vienna lavora dapprima come insegnante e in seguito anche come segretaria corrispondente di uno studio legale e, a partire dal 1952, come libera giornalista, scrittrice e critica cinematografica per importanti riviste tra cui la «Österreichische Volksstimme», «Der Abend», «Stimme der Frau», «Österreichische Tagebuch» e «Tagebuch». All’inizio del luglio 1959, quando la scrittrice ha già 74 anni, perde la vita in una escursione in montagna, a Raxalpe, nella regione della bassa Austria. Il 6 luglio 1959 è ritenuta, all’unanimità, la data del suo decesso.
Opere
- Indienbilder, scritto biografico, 1947
- Nan Lu, romanzo, 1948
- Das Haus in der Brigittastraße, romanzo, 1955
- Von Nichts zu Nichts ein eiserner Balkon, poesie, 1970
Scelta bibliografica
- Hackl, Erich, Abgängig seit Juli 1959, Zürich, 1996.
Sitografia
http://www.literaturepochen.at
( foto: www.unitat.at )