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Esilio, espatrio, migrazione al femminile nel Novecento tedesco

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Mimi Grossberg

Mimi Grossberg, vero nome Emilie Buchwald, nasce a Vienna in una famiglia benestante il 23 aprile 1905. Già nella scuola scuola elementare subisce gli atteggiamenti antisemiti delle insegnanti. Frequenta per breve tempo lo “Schwarzwaldlyzeum” per poi trasferirsi al Mariahilfer “Mädchenlyzeum”, dove conosce Klara Blum, futura scrittrice, che avrà una grande influenza sulla sua vita personale e letteraria.

Tra il 1924 e il 1925 Mimi Buchwald lavora come bibliotecaria presso la “Volkshochschule” di Ottakring. Qualche anno più tardi, tra il 1927 e il 1929, su consiglio dell’amica Klara, si iscrive a un corso per modiste e trova lavoro in un atelier di cappelli.

In seguito intraprende gli studi di letteratura inglese, composizione e di psicologia individuale seguendo i corsi di Alfred Adler. Per un lungo periodo prende parte, insieme all’amica, alle riunioni dell’“Associazione Internazionale di Psicologia Individuale” presso il Cafè Siller.

Nonostante il lavoro di modista, nel 1930 la sua situazione finanziaria peggiora e nel 1934 la fabbrica del padre dichiara fallimento. Tuttavia è proprio in questi anni che Mimi scrive le sue prime poesie e diviene membro del “Bund Junger Autoren Österreichs” (federazione dei giovani scrittori austriaci), tiene letture e serate anche presso i gruppi giovanili sionisti e presso il “Kulturklub” viennese. Nel 1935 appare il volume di poesie Der Weg zu dir.

Nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, Mimi decide di lasciare l’Austria insieme al marito Norbert Grossberg, anch’egli ebreo. La decisione avviene anche in seguito agli eventi infausti che colpiscono la coppia: l’11 giugno 1938 Norbert perde infatti il posto di lavoro e nello stesso periodo l’appartamento che divide con Mimi, nella Schottenfeldgasse, viene confiscato. La fuga da Vienna avviene il 21 settembre 1938.

Il 3 ottobre 1938 la coppia arriva a New York, dove alloggia per un periodo presso una zia paterna. A quel tempo Mimi ha già cominciato a scrivere in lingua inglese e a tradurre in lingua tedesca grandi autori americani.

Solo nel 1956, quando scopre che la casa editrice viennese presso la quale aveva pubblicato le prime poesie è stata rifondata, riprende a scrivere in tedesco.

Sulla sua vita di quegli anni grava il pesante senso di colpa di non essere riuscita a portare via da Vienna i genitori, che nel luglio del 1942 furono deportati nel campo di concentramento di Theresienstadt, per poi essere trasferiti nelle vicinanze di Minsk dove sono stati probabilmente uccisi.

Nel 1947 la scrittrice diviene membro del “New World Club” e anche del "New York Firsters", un club di attività ricreative. Comincia inoltre a organizzare serate culturali. Il 6 aprile 1949 ha luogo una cosiddetta “German-English Author's Evening”, alla quale partecipa anche l’ancora sconosciuta Rose Ausländer.

L'amore di Mimi per la letteratura non si manifesta solo nella cura che rivolge ai suoi testi e alle sue traduzioni, ma anche nella preoccupazione che continuamente manifesta per la condizione dei colleghi austriaci e tedeschi che vivono in esilio. Già a partire dal 1945 pubblica diverse antologie che raccolgono le opere e le biografie di scrittori esuli tedeschi e si impegna nell’associazione culturale tedesco-ebraica "New World Club", organizza mostre e tiene discorsi presso l’Istituto austriaco (successivamente Austrian Forum) e presso l’associazione letteraria di New York su personaggi di spicco del panorama letterario tedesco come Arthur Schnitzler, Peter Altenberg, Stefan Zweig, Joseph Roth nonché su tematiche diverse tra le quali l’emigrazione.

Nel 1966, con il titolo Geschick und Leistung der österreichischen Emigration von 1938 in den Vereinigten Staaten, pubblica un nuovo volume che raccoglie le testimonianze letterarie di autori austriaci in esilio in America. Nel 1972 compare la raccolta Gedichte und kleine Prosa, nel 1974 Die k.u.k. Armee in der österreichischen Satire, nel 1978 Amerika im austro-amerikanischen Gedicht 1938-1978 e nel 1982 Geschichte im Gedicht. Das politische Gedicht der austro-amerikanischen Exilautoren des Schicksalsjahres 1938. Si tratta di ulteriori testimonianze dell’interesse di Mimi Buchwald per le problematiche dell’esilio.

Negli ultimi venti anni della sua vita tiene più di 50 conferenze tra Vienna e New York e trascorre gli ultimi due  nel suo appartamento di New York, dove muore il 2 giugno 1997.

Mimi Grossberg ha lasciato numerose tracce scritte della propria vita (appunti, lettere, racconti, ecc.). Molti di questi documenti, ancora in parte inediti, sono attualmente conservati presso il “Literaturhaus” di Vienna, nella sezione dedicata alla letteratura dell’esilio.

 

Opere

  • Der Weg zu dir, poesie, 1935
  • "Versäume, verträume ...": Alte u. neue Gedichte, poesie, 1957
  • Kleinkunst aus Amerika, antologia, 1964
  • Austrian writers in the United States, catalogo letterario, 1968
  • Österreichs literarische Emigration in den Vereinigten Staaten 1938, catalogo letterario, 1970
  • Österreichische Autoren in Amerika, catalogo in collaborazione con V. Suchy, 1970
  • Gedichte und kleine Prosa, raccolta, 1972
  • Die k. u. k. Armee in der österreichischen Satire, monografia, 1974
  • Amerika im austro-amerikanischen Gedicht: 1938-1978, antologia, 1978
  • Geschichte im Gedicht: das politische Gedicht der austro-amerikanischen Exilautoren des Schicksalsjahres 1938, antologia, 1982
  • The road to America: Mimi Grossberg - her times and her emigration; a bilingual report; reminiscences, translations, stories, poems, photos, autobiografia, 1986

 

Scelta bibliografica

  • Dagmar, C.G. Lorenz, Jewish Women Authors and the Exile Experience: Claire Goll, Veza Canetti, Else Lasker-Schüler, Nelly Sachs, Cordelia Edvardson, in «German Life and Letters» 51, 1998, 2.
  • Klösch, Christian, Mimi Grossberg: (1905 - 1997): eine österreichische Exilautorin in New York, Begleitbuch zur Ausstellung der Österreichischen Exilbibliothek im Literaturhaus Wien, (Mit Beitr. von Joseph Hahn), Wien, 1999 .
  • Krommer, Anna, Mimi Grossberg: eine Erinnerung, in «Literatur und Kritik», 36, 2001.
  • Richter, Franz, «In zwei Welten zu Hause», in «Morgen», 63, 1989.
  • Strelka, Joseph P., «Zwischen Wien und New York», in «Aufbau», 10.04.1987.

 

Sitografia

http://www.literaturhaus.at

http://science.orf.at

 

(foto: © Alisa Douer)