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Esilio, espatrio, migrazione al femminile nel Novecento tedesco

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Elisabeth Freundlich

Nasce a Vienna il 21 luglio del 1906. In quella città, dal 1927 al 1931, studia germanistica, storia dell'arte e del teatro. Nel 1934, dopo il coinvolgimento paterno nel colpo di stato Dollfuß prende parte attiva alla vita politica del suo tempo, impegnandosi, inizialmente in un movimento pacifista. L'11 marzo 1938, con l'annessione dell'Austria alla Germania, dopo un breve soggiorno a Zurigo, fugge a Parigi. Nella capitale francese fonda la Ligue de l'Autriche vivante - Liga des geistigen Österreich. Due anni dopo si trasferisce nella Francia meridionale e da lì, secondo un percorso già noto attraverso le peripezie di Walter Benjamin e di numerosi altri esiliati ed esiliate, riesce a scappare dapprima in Spagna e successivamente in Portogallo. Nel 1940, dopo aver ottenuto un permesso di espatrio per se stessa e per i genitori, approda a New York. Nella grande città americana accetta diversi lavori, tra gli altri quello di bibliotecaria presso la Columbia University. In seguito lavora anche presso il Metropolitan Museum e come redattrice dell'inserto culturale della rivista dell'esilio Austro-American Tribune. Proprio in quegli anni compone il racconto Invasion Day, apparso anche nella Repubblica federale tedesca nel 1948, e porta a termine il romanzo Der Seelenvogel nel quale narra la storia, già in parte autobiografica, della scalata sociale ed economica di una famigli ebrea nella Vienna imperiale e che trova pubblicazione solo nel 1986. Nel 1945 conosce e sposa  il filosofo Günther Anders e nel 1950 la coppia ritorna a Vienna.
A partire dal 1953 Elisabeth Freundlich lavora a Vienna come corrispondente per la sezione culturale del quotidiano Mannheimer Morgen e come reporter dei processi nazisti in Austria e in Germania, nonché per Die Gemeinde, il giornale della comunità ebraica di Vienna. Raggiunge la popolarità a partire dal 1978, quando inizia a moderare trasmissioni scolastiche in televisione.
Nel 1960 era già apparso il romanzo Der eherne Reiter, ripubblicato nel 1982 con la casa editrice Insel ma è solo a partire dal 1978, che Elisabeth Freundlich si dedica a tempo pieno alla scrittura. Nel 1986, quando finalmente viene pubblicato il romanzo Der Seelenvogel, appaiono anche quattro suoi racconti, raccolti con il titolo Finstere Zeiten. Dopo la separazione dal marito trascorre la sua tarda età in un ospizio viennese. Nel 1992 viene pubblicata la raccolta di ricordi e annotazioni autobiografiche dal titolo Die fahrenden Jahre. Erinnerung (1992). Muore a Vienna il 25 gennaio 2001.

 

Opere

  • Invasion day, racconto, 1948
  • Der Seelenvogel, romanzo, 1945- 48
  • Sie wußten, was sie wollten. Lebensbilder bedeutender Frauen aus drei Jahrtausenden, saggio, 1981
  • Der eherne Reiter, romanzo, 1982
  • Die Ermordung einer Stadt namens Stanislau. NS-Vernichtungspolitik in Polen 1939-1945, saggio, 1986
  • Finstere Zeiten, racconti, 1992
  • Die fahrenden Jahre. Erinnerung, ricordi e annotazioni biografiche, 1992

 

Scelta bibliografica

  • Alge, Susanne, „Ich lebe hier für das, wofür ich angetreten bin, als bewußte, politisch unabhängige Schriftstellerin ..." Zum Tode von Elisabeth Freundlich, in «Zwischenwelt» 1/2001.
  • Adunka, Evelyn, Die vierte Gemeinde. Geschichte der Juden in Wien, Bd. 6, Die Zeit nach 1945, 2000.
  • Reichart, Elisabeth (Hg.), Österreichische Dichterinnen, Salzburg/ Wien, 1993.
  • Walter, Ingrid,  Dem Verlorenen Nachspuren. Autobiographische Verarbeitung des Exils deutschsprachiger Schriftstellerinnen, Taunusstein, 2000.

 

Sitografia

http://www.literaturhaus.at

http://www.oeko-net.de

http://www.doew.at

 

(foto: http://bildungsverein.kpoe-steiermark.at)