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Käthe Braun-Prager

Katharina Maria Braun nasce a Vienna il 12 febbraio 1888, in una famiglia ebrea. La madre muore nel darla alla luce e il padre sposa, un anno dopo, la zia materna, Laura. Sull’esempio del nonno, poeta per diletto, e del fratello Felix, che all’età di 14 anni aveva già composto un piccola opera per il teatro, Käthe viene educata all’amore per la letteratura

Grazie all’educazione liberale impartitale dalla famiglia può frequentare una scuola femminile e, nel 1907 conseguire anche il titolo di stenografa.

Per essere di supporto alle finanze familiari lavora come insegnante privata e, a partire dallo stesso 1907, anche come impiegata presso una banca viennese. All’epoca ha già scritto molte poesie e aforismi, ma non ha ancora pubblicato i suoi scritti. L’influenza dell’ambiente di lavoro diventa il tema del racconto Büro, nel quale un impiegato dedito al suo lavoro, ma poco amato dai colleghi, diviene lentamente e inesorabilmente pazzo.

Cresciuta nella tradizione ebraica della famiglia, ma al tempo stesso secondo un’educazione laica, Käthe Braun-Prager si converte dapprima alla religione evangelica, in seguito a quella cattolica. Anche la matrigna, forse per paura delle persecuzioni razziali di quegli anni, si converte.

Dopo alcune relazioni sentimentali di poca importanza, la scrittrice conosce e si innamora dello scrittore e filosofo Hans Prager, che sposa nel 1917.

A partire dal 1920 Käthe Braun-Prager lavora come scrittrice, e sebbene conduca una vita molto ritirata, nelle stanze del suo appartamento viennese si incontrano spesso famosi artisti dell’epoca, con il quali intrattiene un vivace scambio di idee.

Grazie alla sua fantasia letteraria, che trova espressione in forme diverse (racconti, aforismi, poesie, ecc.), riesce ad assicurare alla sua famiglia un opportuno sostentamento economico.

Nel 1927 viene messo in scena con grande successo il suo dramma Anna Mayer. Dal 1928 al 1938 fonda e conduce la rubrica «Literarische Frauenstunde» per l’emittente radiofonica «Radio Wien» e organizza cicli di conferenze su famose donne austriache. Il suo interesse per la storia e il movimento delle donne, già cominciato negli anni precedenti, si accresce grazie alla conoscenza della scrittrice e suffragetta Rosa Mayreder.

Nel 1929 viene pubblicata la sua prima raccolta di poesie e negli anni immediatamente successivi appaiono i romanzi, gli aforismi e i saggi.

Nel 1930 guida le «Literarischen Vortragsabende» all’Hotel de France di Vienna e conduce trasmissioni anche per le emittenti radiofoniche di Breslau, Berlin e altre città. A causa della difficile situazione politica di quegli anni pubblica i suoi scritti con lo pseudonimo di Anna Maria Brandt.

Nel 1939 Käthe Braun-Prager emigra con la matrigna in Inghilterra, mentre il marito e la figlia si trasferiscono a Parigi. Lì, nel 1940, Hans Prager muore di fame e stenti e soprattutto delle mancate cure alla tiroide già malata e operata prima dell’esilio. La figlia torna in Austria ed è affidata alle cure di una zia.

Durante l’esilio, Käthe Braun-Prager scopre la sua passione per il disegno e comincia a dipingere pur senza abbandonare l'attività di scrittrice, saggista, conferenziera e traduttrice.

Käthe Braun-Prager e la matrigna fanno ritorno a Vienna solo 1951, in quella stessa città la scrittrice muore il 18 giugno 1967.

 

Opere

  • Bei der Kerze, poesie, 1929
  • Verfrühter Herbst, poesie, 1932
  • Stern im Schnee, poesie, 1949
  • Die Mondwolke, poesie, 1963
  • Ahnung und Einblick, aforismi, 1937
  • Reise in die Nähe, diario di viaggio, 1954
  • Verwandelte Welt, miscellanea, 1956
  • Heimkehr, novelle, 1958
  • Das himmlische Kartenhaus, miscellanea, 1968
  • Heimat in der Fremde, esperienze e racconti dall’esilio, 1968
  • Ruhe in der Ferne, poesie in prosa, 1972
  • Große Frauen der Heimat, ritratti, 1936
  • Die Stadt der Ewigen, novelle, 2000
  • Anna Mayer, dramma, 1927
  • Renate, dramma
  • Der Krüppel, dramma

 

Scelta bibliografica

  • Schiffkorn Aldemar, Incontro nel segno di Adalbert Stifter con Felix Braun, Käthe Braun-Prager, Johannes e Gertrud Urzidil, in Q. Principe (a cura di), Ebrei e Mitteleuropa: cultura, letteratura e società, Atti del XVI Convegno “Cultura ebraica e letteratura mitteleuropea”, 1984.
  • Bolbecher Siglinde / Kaiser, Konstantin (Hg.), Lexikon der österreichischen Exilliteratur, Wien, 2000.
  • Wall, Renate, Lexikon deutschsprachiger Schriftstellerinnen im Exil 1933- 1945, Gießen, 2004.

 

Sitografia

http://www.braun-prager.de

http://www.rosa-mayreder.de

 

(foto: http://www.braun-prager.de )