Gina Kaus
Regina Wiener, vero nome di Gina Kaus, nasce a Vienna il 21 ottobre 1893 in una famiglia ebrea molto povera. A soli 20 anni sposa il musicista Joseph Zirner e si trasferisce con lui a Breslau. Nel 1915 Joseph parte per il fronte e Gina trascorre un breve periodo a Berlino dove conosce Franz Blei e Carl Sternheim che la introducono alla scrittura letteraria e giornalistica. La prima pubblicazione — sulle pagine del «Berliner Tageblatt» — è infatti un articolo scritto dopo una visita al marito combattente al fronte, l'ultima, visto che lui morirà subito dopo.
Gina rimane con i suoceri, lavorando nella loro gioielleria ed è proprio lì che conosce Franz Kranz, ricco e influente uomo d’affari trent’anni più anziano di lei, già sposato. Franz si innamora di Gina ma la moglie non gli concede il divorzio e Gina rifiuta di trasferirsi nel suo palazzo come amante. Per legittimare la loro unione Kranz decide quindi di adottarla, creando, con questo gesto un grande scandalo nella società del tempo. Gina si trasferisce quindi nel lussuoso palazzo della Liechtensteinstrasse e ottiene il permesso di assumere come segretario personale l’amico Franz Blei, che per lei lascia Berlino e si trasferisce a Vienna. Blei, spiccata personalità intellettuale del tempo, raccoglie ben presto attorno a sé i più importanti scrittori della società viennese tra i quali Robert Musil, Hermann Broch, Otto Kaus, Egon Ewin Kisch, Ernst Pollak e Franz Werfel. I loro incontri si svolgono nei caffè letterari più in voga e Gina vi prende parte con regolarità. La sua relazione segreta con Franz Blei comincia quasi immediatamente, per lui ottiene dal padre adottivo un'ingente somma di danaro intesa a finanziare la pubblicazione della rivista letteraria «Summa», nonché l’affitto di un appartamento che lo scrittore usa come atelier.
Ma doppia vita di Gina ha tuttavia breve durata. Ben presto si innamora dello scrittore comunista Otto Kaus dal quale ha anche un figlio. Kranz la caccia di casa senza accordarle alcuna forma di vitalizio.
La storia tormentata delle sue scelte di vita, di questa doppia vita protesa da un lato all’affermazione di sé come donna e madre, e dall’altra al suo riconoscersi come individio in una società più complessa è l'argomento del romanzo Die Schwester Kleh, pubblicato nel 1933.
All’indomani dell’abbandono del 'Palais Kranz', Gina comincia a scrivere opere teatrali. La prima, Diebe im Haus — che contiene forti rimandi alla sua storia personale — viene pubblicata nel 1917 ma non riscuote grande successo. Diversa accoglienza riceve Toni, una commedia brillante per scolarette, messa in scena in più di cinquanta teatri in Germania, che nel 1927 ottiene anche il premio Goethe.
Gina e Otto Kaus si sposano nel 1920, la loro sopravvivenza è assicurata da oculati investimenti economici. In quegli anni la scrittrice pubblica piccoli scritti, racconti, storie brevi e articoli per la rivista «Sowjet» edita dallo stesso Kaus. Nel 1921, Kaus si trasferisce da solo a Berlino, mentre Gina rimane a Vienna con il figlio. Il numero di riviste che ospitano i suoi articoli aumenta e Gina diviene una delle abituali colonniste della «Arbeiter Zeitung». Nelle sue visite a Berlino conosce importanti personalità del mondo intellettuale tedesco come Ernst Toller, Ferdinand Bruckner, Walter Hasenclever, Rudolf Leonard.
Nello stesso 1921 Der Aufsteig, la sua prima novella lunga, riceve il premio Theodor Fontane. Grazie alla sobrietà dello stile la scrittrice conquista anche la stima e l’amicizia di Karl Kraus.
A Berlino Gina si lascia tagliare i capelli cortissimi: la rinuncia alla chioma lunga e fluente rappresenta ai suoi occhi la rinuncia al suo stato di borghese. Lei, così come le protagoniste dei suoi romanzi, incarna l’ideale di una nuova donna, impegnata e lavoratrice, determinata anche nelle proprie scelte erotiche. In questo stesso periodo resta incinta del secondo figlio e fonda una rivista dal titolo indicativo, accolta con grande entusiasmo sia in Austria che in Germania: «Halbsmonatsschrift für alle Fragen der Schwangerschaft, Säuglingshygiene und Kindererziehung» (Quindicinale per tutte le questioni relative alla gravidanza, all’igiene del neonato e all’educazione dei bambini), nella quale lei stessa scrive articoli ispirati alle teorie della psicologia infantile di Alfred Adler.
La separazione dal marito, nel 1926, è preceduta da altre relazioni extraconiugali. La più importante è quella con l’avvocato Eduard Frischauer, marito di una delle sue migliori amiche. La loro relazione sarà complessa, e alcune delle vicende che la caratterizzano, confluiranno nel romanzo Die Verliebten, apparso nel 1928. A questo seguirono Die Überfahrt, Morgen um Neun e Die Schwestern Kleh.
Risale a quegli anni l’amicizia con Vicky Baum che apprezza molto il suo stile.
Il 10 maggio 1933 anche i libri di Gina Kaus vengono pubblicamente bruciati e banditi. All’epoca abita a Vienna con il figlio minore, mentre manda il maggiore a studiare in Inghilterra. È di questi anni la biografia romanzata Katharina die Grosse, che riscuoterà grande successo, soprattutto in America. Il successo di vendita di questo testo, nonchè la vendita dei diritti del romanzo Die Überfahrt per la trasposizione cinematografica le consentirono di raccogliere il denaro necessario all’esilio in America, fuga resa inevitabile anche dal fatto che tra la fine del ’33 e l’inizio del ’34 le viene proibito di pubblicare altri scritti in Austria.
Prima di approdare oltreoceano Gina Kaus e il compagno giungono dapprima in Svizzera e poi a Parigi, dove lei pubblica contemporaneamente in inglese e in tedesco il romanzo Der Teufel nebenan che non ha il successo sperato, forse a causa della trama irrispettosa della morale del tempo.
Il 1 settembre 1939 Kaus e la sua famiglia partono per New York. Per finanziare il viaggio che li avrebbe condotti a Hollywood, vera meta del loro viaggio, Gina Kaus scrive delle True Stories, genere di storie di vita popolari di gente semplice, quasi sempre edite da bravi scrittori per sbarcare il lunario.
A Hollywood il suo agente le procura molti incarichi da sceneggiatrice. Legatissima alle sue origini, prende subito contatto con altri scrittori esiliati residenti in America, come Vicky Baum, amica di vecchia data, Bert Brecht, Hanns Eisler, Fritz Kortner, Salka Viertel.
In America, per ragioni pratiche, sposa finalmente Frischauer. Nello stesso periodo riesce a fare arrivare negli Stati Uniti anche i genitori. Il suo lavoro è l’unico mezzo di sostentamento per la numerosa famiglia, gravata dagli sprechi del marito, accanito giocatore di bridge.
Dopo la guerra Gina Kaus fa ritorno in Europa più volte, sia a Vienna che a Berlino, dove però si ferma solo per brevi periodi, avendo deciso di non lasciare più Los Angeles, la città dove ormai si sono stabiliti e impiegati come professionisti i suoi figli e dove muore il 23 dicembre 1985.
Opere
- Der Aufstieg, novella, 1920
- Der lächerliche Dritte, commedia, 1926
- Die Verliebten, romanzo, 1928
- Die Überfahrt, romanzo, 1932
- Die Schwestern Kleh, romanzo, 1933
- Katharina die Große, romanzo storico, 1935
- Luxusdampfer, romanzo, 1937
- Whisky und Soda, commedia, 1937
- Der Teufel nebenan, romanzo, 1940
- Und was für ein Leben...mit Liebe und Literatur, Theater und Film (1979), in seguito pubblicata con il titolo Von Wien nach Hollywood. Erinnerungen von Gina Kaus, autobiografia, 1990
(La maggior parte delle opere di Gina Kaus sono state pubblicate con lo pseudonimo di Andreas Eckbrecht)
Traduzioni in italiano
- Transatlantico, Milano, 1933
- Le sorelle Kleh, Verona, 1934
- Domani alle nove, seguito da Ritorno alla realtà, Verona, 1934
- Caterina seconda, Firenze, 1937
- La grande Caterina, Firenze, 1981
Scelta bibliografica
- Atzinger, Hildegard, Schriftstellerin und Öffentlichkeit; zur Stellung einer Schriftstellerin in der literarischen Öffentlichkeit der Zwischenkriegszeit in Österreich und Deutschland, Frankfurt am Main/Wien u.a., 2008.
- Capovilla, Andrea, Entwürfe weiblicher Identität in der Moderne. Milena Jesenská, Vicki Baum, Gina Kaus, Alice Rühle-Gerstel; Studien zu Leben und Werk, Oldenburg, 2004.
- Dubrovic, Milan, Die Weissagung des Teiresias. Erinnerung an Gina Kaus, in «Die Presse», 17. 5. 1986.
- Gürtler, Christa; Schmid-Bortenschlager, Sigrid, Österreichische Schriftstellerinnen 1918-1945, Salzburg/Wien/Frankfurt am Main, 2002.
- Malone, David H., Gina Kaus, in J. M. Spalek, J. Strelka (Hg.), Deutsche Exilliteratur seit 1933, Bd. 1, Kalifornien/Bern /München, 1976.
- Mulot, Sibille, Nachwort zu Gina Kaus, in G. Kaus, Von Wien nach Hollywood. Erinnerungen von Gina Kaus, Frankfurt am Main, 1990.
- Vollmer, Hartmut, Gina Kaus, in A. B. Kilcher (Hg.), Metzlers Lexikon der deutsch-jüdischen Literatur, Stuttgart/Weimar, 2000.
- Wall, Renate, Lexikon der deutschsprachigen Schriftstellerinne im Exil 1933-1945, Gießen, 2004.
- Walter, Ingrid, Dem Verlorenen Nachspuren. Autobiographische Verarbeitung des Exils deutschsprachiger Schriftstellerinnen, Taunusstein, 2000.
Sitografia
http://digicoll.library.wisc.edu
Filmografia
- Three secrets, TV, motion picture Three Secrets, 1999
- Geu yeojauni joiga anida, novella, 1959
- “Schlitz Playhouse of stars", 1o episodio, 1957
- French Provincial, episodio TV, 1957
- Das Schloß in Tirol, 1957
- Wie ein Sturmwind, 1957
- “ Alfred Hitchcock Presents”, 1o episodio, 1956
- The Legacy, episodio TV, 1956
- Teufel in Seide, dalla novella Der Teufel nebenan, 1956
- The Robe, adattamento, 1953
- All I Desire, 1953
- We’re not married!, trama, 1953
- Three Secrets, trama "Rock Bottom", 1950
- The Red Danube, 1949
- Julia Misbehaves, adattamento, 1948
- Whispering City, 1947
- Her Sister’s Secret, novella Dark Angel, 1946
- Camino del infierno, 1946
- Blazing Guns, trama, 1943
- Isle of Missing Men, opera teatrale White Lady, 1942
- They All Kissed the Bride, trama, 1942
- The Wife Takes a Flyer, sceneggiatura, trama, 1942
- The Night before e Divorce, opera teatrale, 1942
- Western Mail, trama, 1942
- Charlie Chan in City in Darkness, opera teatrale, 1939
- Prison Without Bars, TV, 1939
- Conflict, 1938
- Prison Without Bars, opera teatrale Prison sans barreaux, 1938
- Prison sans barreaux, trama, 1938
- Luxury Liner, 1933
- La tunica, adattamento, dalla novella di Lloyd C. Douglas, 2002
(per maggiori informazioni sui singoli titoli della filmografia si faccia riferimento al sito http://us.imdb.com )
(foto: http://ezwieback.com )
Echi della Fremde