Irena Vrkljan
Nasce nel 1930 a Belgrado, ma cresce a Zagabria, dove studia tedesco e archeologia. Nel 1966 è a Berlino per studiare nella Film- und Fernsehakademie. E' l'autrice di numerose sceneggiature radiofoniche e televisive, molte in collaborazione con il marito e scrittore tedesco Benno Meyer-Wehlack, anche se da sempre si dedica alla scrittura. Molti sono i premi letterari che le sono stati riconosciuti, tra cui il Preis der Kroatischen Akademie der Künste und Wissenschaft (2002), e il Vladimir Nazor-Preis für das Lebenswerk (2005).
Nel 1982 viene pubblicata la sua prima prosa, una sorta di autobiografia lirica dal titolo Tochter zwischen Süd und West, opera che dopo due anni è stata tradotta e pubblicata in croato con il titolo Svila, škare (in tedesco Seide, Schere) riscuotendo grande successo. La condizione di Vrkljan, divisa tra Zagabria e Berlino, le permette di analizzare il suo passato biografico da una prospettiva diversa e in un certo qual modo distante da entrambe le culture, quella croata e quella tedesca.
In Vrkljan concetti come l'esilio e la guerra nell'ex-Jugoslavia vengono modulati da una scrittura intrinsecamente poetica e incentrata sulla lingua, e spesso corredati da fotografie, testimonianze e/o spunti autobiografici che sì rendono il testo di difficile categorizzazione, ma lo trasformano anche in un corpo vivo, dalle mille voci e assonanze. E' il caso di Schattenberlin. Aufzeichnungen einer Fremden (1990) la cui materia testuale, nonostante sia composta da una miscellanea di generi differenti, sembra fluire con facilità attraverso le due vite dell'autrice, quella a Zagabria e quella a Berlino, quella passata e quella presente, suggerendo contemporaneità di tempi e luoghi ed abbandonando il tradizionale decorso cronologico.
Marina, Im Gegenlicht, pubblicato nel 1988, è invece un romanzo costruito su tre biografie femminili, tra cui risalta la figura dell'amata Marina Zwetajewa (1892-1941): la vita della poetessa, che emigra dalla Russia in Europa, è caratterizzata dalla frattura di due mondi e sistemi differenti, dalla perdita della patria, dall'esilio e dal problematico ruolo di donna e artista attiva nel XX secolo.
Opere (scelta)
• Das blaue Rad, opera musicale (con Benno Meyer-Wehlack), 1975
• Die Sonne des fremden Himmels, Hörspiel (con Benno Meyer-Wehlack), 1978
• Tochter zwischen Süd und West, autobiografia, 1985
• Marina, im Gegenlicht, romanzo, 1988
• Schattenberlin. Aufzeichnungen einer Fremden, miscellanea, 1990
• Buch über Dora, biografia, 1992
• Vor roter Wand, saggio, 1994
Bibliografia (scelta)
• Hawkesworth, Celia, Irena Vrkljan: "Marina, or About Biography", in «The Slavonic and East European Review», published by the Modern Humanities Research Association on behalf of the School of Slavonic and East European Studies, University College London, 69, 2, April 1991.
• Harder, Matthias/ Hille, Halmut (Hg.), Weltfabrik Berlin. Eine Metropole als Sujet der Literatur, Königshausen & Neumann, Würzburg, 2006.
• Hille, Halmut, Schnitte durch den Text der Stadt. Berlin-Prosa von Irena Vrkljan und Luo Lingyuan, in Carrillo Zeiter, C./ Callsen, B. (Hg.), Berlin - Madrid. Postdiktatoriale Großstadtliteratur, Erich-Schmidt Verlag, Berlin, 2011.
Sitografia
http://www.suedost-ev.de/kultur_2006/irena_vrkljan.php
http://www.jstor.org/pss/4210589
http://www.imdb.it/name/nm1264327/
http://www.droschl.com/programm/buecher.php
http://www.poetenladen.de/ewart-reder-kroatien.htm
http://www.esv.info/download/katalog/inhvzch/9783503122615.pdf
http://www.tagesspiegel.de/kultur/roter-garten/661558.html
Filmografia (scelta)
• David, regia di Peter Lilienthal, 1979
• Den lieben langen Tag, serie TV, 21 ottobre 1976
( Foto: http://www.goodreads.com/author/show/522359.Irena_Vrkljan )
Scheda a cura di Raffaella Mare