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Julya Rabinowich

Nasce a San Pietroburgo nel 1970, ma a soli sette anni emigra con la famiglia a Vienna. Studia dapprima interpretazione e traduzione all'Università di Vienna, poi pittura e filosofia all'Universität für Angewandte Kunst, sempre nella capitale austriaca. E' autrice di romanzi e opere teatrali, e pittrice. Dal 2006 lavora anche come traduttrice simultanea presso l'Integrationshaus e il Diakonie Flüchtlingsdienst di Vienna.
Il suo primo romanzo, Spaltkopf, narra della giovane Mischka, proveniente da una famiglia russo-ebrea di San Pietroburgo, che si trasferisce a Vienna con i suoi genitori. La protagonista, dai tratti spiccatamente autobiografici, oscilla a volte anche comicamente tra la cultura occidentale e quella russa, nella speranza di trovare un proprio equilibrio. Il romanzo riscuote successo, e all'autrice viene assegnato il Rauriser Literaturpreis (2009). Herznovelle, invece, è la storia di una donna che, dopo aver subito una complicata operazione cardiaca, non riesce più a riconciliarsi con suo marito e la sua vita abitudinaria, quindi torna in ospedale per andare alla ricerca del dottore che le ha salvato la vita, colui che le ha letteralmente "toccato il cuore" ("das Herz berührt").
La scrittura di Rabinowich è caratterizzata da un tedesco limpido e scevro da costruzioni articolate, ma ricco di acute riflessioni linguistiche, e da una prosa arguta e in bilico tra sogno e realtà che ricorda quella di Schnitzler. Ha ricevuto numerosi premi e borse di studio, tra cui lo Stipendium der Wiener Wortstätten (2006), l'Arbeitsstipendium des BKA (2009), e l'Elias-Canetti-Stipendium (2010).
Julya Rabinowich è da sempre contraria alla definizione di "Migrantenliteratur", che ritiene limitante e discriminante. In un'interessante intervista pubblicata sulla rivista austriaca online «Der Standard», infatti, dichiara: "Ich bin auf den Begriff der Migrantenliteratur erst aufmerksam geworden, als ich zu deren Produzentin ernannt worden bin. Dieses Etikett legt sich über einen drüber, stellt einen verschleiert auf ein Podest. Es war für mich eine erneute Verfremdung. (...) Migrantenliteratur ist die Literatur von außen, und sie wird in meinen Augen definiert als eine Literatur der ursprünglichen Mängel, nachträglich angereichert mit Kompensationen. Keine Literatur per se. Eine Überhöhung oder eine Erniedrigung aufgrund der Abstammung ist für mich gleichermaßen unsinnig. (...) Gesellschaftspolitisch und kulturell schafft das ein künstliches Ghetto".


Opere (scelta)

  • Tagfinsternis, teatro, 2007
  • Nach der Grenze, teatro, 2007
  • Romeo + Julia, teatro, 2008
  • Orpheus im Nestroyhof, teatro, 2008
  • Spaltkopf, romanzo, 2008
  • Fluchtarien. Monolog für drei Stimmen und eine Tastatur, teatro, 2009
  • Stück ohne Juden, teatro, 2010
  • Auftauchen. Eine Bestandsaufnahme, teatro, 2010
  • Herznovelle, novella, 2011

(La produzione di Julya Rabinowich include anche molti saggi e contributi in numerose riviste e antologie. Per un approfondimento al riguardo si veda
http://julya-rabinowich.com/publikationen.html)

 

Bibliografia (scelta)

  • Conterno, Chiara, "Spaltkopf" di Julya Rabinowich: un romanzo tra fiabe e realtà, in A. Gullotta/ F. Lazzarin (a cura di), Scritture dell'io. Percorsi tra i generi autobiografici della letteratura europea contemporanea, Bologna, I libri di Emil, 2011, pp. 117-130.

 

Sitografia
http://julya-rabinowich.com/
http://derstandard.at/1288160305059/Integrationsdebatte-Julya-Rabinowich-Wir-haben-das-Ministerium-der-Liebe
http://www.perlentaucher.de/autoren/25299/Julya_Rabinowitsch.html
http://lillemorsfrauenliteratur.blogspot.com/2011/10/lesen-macht-klug-und-schoen-495-julya.html
http://www.hanser-literaturverlage.de/autoren/autor.html?id=24317
http://de.wikipedia.org/wiki/Julya_Rabinowich


(Foto:http://derstandard.at/1288160305059/Integrationsdebatte-Julya-Rabinowich-Wir-haben-das-Ministerium-der-Liebe)


Scheda a cura di Raffaella Mare