Herta Müller
Herta Müller nasce il 17 agosto 1953 a Nitzkydorf, nella zona del Banato rumeno, una regione dell'Europa centrale dagli incerti confini geografici, ma non storici e culturali; i cosiddetti Banater Schwaben, infatti, costituiscono la minoranza rumena di lingua tedesca che orgogliosamente da secoli difende il suo territorio e le sue tradizioni. Dal 1973 al 1976 HertaMüller si trasferisce nella città di Temeswar e studia Germanistik e Romanistik all'università. Nella seconda metà degli anni settanta appartiene a quel circolo allargato di amici che precedentemente aveva creato l'Aktionsgruppe Banat. Si tratta di un circolo di studenti, futuri autori e intellettuali come Richard Wagner, William Totok e Rolf Bossert, che si propone di riportare la lingua poetica ad una maggiore aderenza alla realtà sociale. Il gruppo, che si scioglie nel 1975, confluisce nell'Adam-Müller-Guttenbrunn-Literaturkreis, in cui appunto si riconosce anche Herta Müller.
La scrittrice lavora dal 1976 al 1979 come traduttrice, poi fino al 1983 come insegnante di tedesco. Quest'ultima occupazione verrà bruscamente interrotta dal governo locale: la crudele dittatura neo-stalinista di Nicolae Ceauşescu non prevede voci dissonanti nei confronti della linea del regime, quindi dall'inizio degli anni '80 Müller sarà oggetto di spionaggio da parte della polizia di Stato, la Securitate, e conseguentemente allontanata dal servizio scolastico. Dopo alcuni lavori come insegnante d'asilo o traduttrice in una fabbrica, si afferma come libera scrittrice: pubblica una serie di racconti che poi confluiranno nella raccolta Niederungen, pubblicata a Bucarest nel 1982, due anni dopo a Berlino. Questi racconti, che nel loro stile essenziale demistificano la morale logora e le rigide strutture di pensiero di una piccola comunità rurale, ricevono grande attenzione da parte del pubblico dei Paesi di lingua tedesca. Non mancano i riconoscimenti internazionali, mentre nel Banato le critiche sono asprissime. L'oppressione e la soppressione in Romania di un modo di pensare altro, diverso dal regime, costringe lei e molti intellettuali ad un'esistenza di minacce e persecuzioni, seguite da un esilio praticamente indotto.
Nel 1987, dopo un lungo iter burocratico, Herta Müller approda finalmente in Germania, cosa che le ha permesso di continuare a pubblicare e di diventare fra le più conosciute autrice dell'area rumeno-tedesca. Tutte le sue opere, comunque, raccontano più o meno velatamente l'esperienza dell'espatrio e dell'oppressione politica e intellettuale. Le tematiche della persecuzione e del perenne senso di estraneità nei confronti del reale sono Leitmotive insiti nella scrittura multiforme e polifonica di Herta Müller. L'esperienza in Romania è senza dubbio il punto di partenza per una percezione diversa del vissuto, un modo di osservare la realtà che la scrittrice chiama sguardo estraneo, intendendo con ciò un atteggiamento che travalica la sensazione effimera di sentirsi estranei ad un nuovo ambiente, e che è invece parte essenziale dell'individuo non integrato nella comunità in cui vive. La portata sconvolgente del suo pensiero è già concentrata in nuce nella raccolta saggistica Der Teufel liegt im Spiegel. Wie Wahrnehmung sich erfindet, pubblicata nel 1991 e frutto delle lezioni tenute all'università di Paderborn nel semestre invernale 1989/1990. Seguono altre opere come il romanzo Herztier (1994), Hunger und Seide (1995), il piccolo ma densissimo saggio Der Fremde Blick oder Das Leben ist ein Furz in der Laterne (1999), Atemschaukel, nel 2009, poetico racconto di un deportato in un gulag russo, scalfito sulla tragica esperienza dell'amico e intellettuale Oskar Pastior e intimamente motivato anche dal fatto che la madre di Herta Müller era stata deportata in un campo di lavoro sovietico. Nello stesso 2009 a Herta Müller, "who, with the concentration of poetry and the frankness of prose, depicts the landscape of the dispossessed" viene assegnato il premio Nobel dall'Accademia di Svezia.
Opere (scelta)
• Niederungen, racconti, 1982
• Der Mensch ist ein großer Fasan auf der Welt, racconto, 1986
• Reisende auf einem Bein, romanzo, 1989
• Der Teufel sitzt im Spiegel. Wie Wahrnehmung sich erfindet, saggi, 1991
• Der Fuchs war damals schon der Jäger, romanzo, 1992
• Herztier, romanzo, 1994
• Hunger und Seide, saggi, 1995
• Der Fremde Blick oder Das Leben ist ein Furz in der Laterne, saggio, 1999
• Im Haarknoten wohnt eine Dame, poesie, 2000
• Die blassen Herren mit den Mokkatassen, poesie, 2005
• Atemschaukel, romanzo, 2009
Traduzioni in italiano
• Bassure, 1987 (trad. di F. Rondolino e M. Carbonaro)
• In viaggio su una gamba sola, 1992 (trad. di L. Castellani)
• Il paese delle prugne verdi, 2008 (trad. di A. Henke)
• Lo sguardo estraneo, 2009 (trad. di M. Rubino)
• L'altalena del respiro, 2010 (trad. di M. Carbonaro)
Bibliografia (scelta)
• Bozzi, Paola, Der Fremde Blick. Zum Werk Herta Müllers, Königshausen & Neumann, Würzburg, 2005.
• Eke, Norbert Otto (Hg.), Die erfundene Wahrnehmung. Annährung an Herta Müller, Igel, Paderborn, 1991.
• Id., „'In jeder Sprache sitzen andere Augen‘.Herta Müllers ex-zentrischesSchreiben", in H. Brittnacher/H. Klaue (Hg.), Unterwegs . Zur Poetik desVagabundentums im 20. Jahrhundert, Böhlau, Köln/Weimar/Wien, 2008.
• Kasper, Judith, Trauma e nostalgia: Per una lettura del concetto di ‘Heimat', Marietti, Genova/Milano, 2009.
• Köhnen, Ralph (Hg.), Der Druck der Erfahrung treibt die Sprache in die Dichtung. Bildlichkeit in Texten Herta Müllers, Peter Lang, Frankfurt am Main, 1997.
• Patrut, Iulia-Karin, Schwarze Schwester - Teufelsjunge. Ethnizität und Geschlecht bei Paul Celan und Herta Müller, Böhlau, Köln/Weimar/Wien, 2006.
• Predoiu, Grazziella, Rumäniendeutsche Literatur und die Diktatur.‚Die Vergangenheit entlässt dich niemals‘, Kovač, Hamburg, 2004.
• Wagner, Carmen, Sprache und Identität. Literaturwissenschaftliche und fachdidaktische Aspekte der Prosa von Herta Müller, Igel, Oldenburg, 2002.
Sitografia (scelta)
http://www.zeit.de/2009/31/Securitate
http://nobelprize.org/mediaplayer/index.php?id=1269
http://nobelprize.org/nobel_prizes/literature/laureates/2009/presentation-speech.html
http://www.welt.de/kultur/article5266250/Ex-Securitate-Mann-greift-Herta-Mueller-an.html
http://www.zeit.de/2009/35/L-B-Mueller-Contra
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2009/10/nobel-herta-muller-lager-vocabolario-europeo_2.shtml
Filmografia
Vulpe - vânător (Der Fuchs war damals schon der Jäger), regia di Stere Gulea, 1993
(Foto: http://praga.mae.ro/index.php?lang=en&id=31&s=90994)
Scheda a cura di Raffaella Mare