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Carmen Francesca Banciu

Carmen Francesca Banciu nasce il 25 Ottobre 1955 a Lipova, nel distretto di Arad, in Romania. Studia all'università di Bucarest, ma già in quegli anni comincia a dedicarsi all'attività di scrittrice. Nel 1985 la città tedesca di Arnsberg le assegna il prestigioso premio internazionale Kurzgeschichtenpreis per il suo racconto Das strahlende Ghetto, ma proprio a seguito di questo riconoscimento in Romania le viene proibita la pubblicazione delle sue opere. Dopo la rivoluzione rumena del 1989 Banciu si trasferisce a Berlino. Per le sue opere riceve molti premi e riconoscimenti che le permettono di viaggiare e tenere seminari in Europa e negli USA. Dal 2003 lavora anche per la rivista online «LOGOS a Journal for Modern Culture and Society» e per «The Brooklyn Rail di New York».
Accanto all'attività di scrittrice svolge quella di docente di scrittura creativa. Collabora inoltre con la radio, scrive numerosi contributi per riviste e giornali in Germania e conduce seminari in molte università nazionali ed estere.
Attualmente Banciu vive con i suoi tre figli a Berlino, città che ha scelto definitivamente come sua residenza. Il tedesco diventa per lei la lingua letteraria in cui potersi esprimere e continuare a scrivere. Il romanzo Vaterflucht (1998), il primo scritto in tedesco, è un testo profondamente autobiografico, improntato sul conflitto interiore della protagonista che cresce in uno Stato oppressivo in cui vede annientata continuamente la propria personalità e che nonostante tutto porta avanti la sua battaglia per l'affermazione di sé. Nei suoi testi il senso di oppressione, il peso della dittatura e la resistenza alla stessa sono eternamente presenti, a volte cristallizzati nei due poli geografici in cui Banciu ha vissuto, Oriente e Occidente, Romania e Germania. Nella raccolta di racconti Berlin ist mein Paris. Geschichten aus der Hauptstadt (2002), Banciu celebra la sua Berlino, città in cui sceglie di vivere, invece dell'agognata Parigi. Berlino, luogo strategicamente posto tra i due mondi, quello occidentale e quello orientale, testimonianza tangibile del passato e contemporaneamente espressione del cambiamento, è per eccellenza la città in fieri, l'eterno cantiere in cui la personalità nomadica dell'autrice può finalmente riconoscersi e sentirsi parte di una comunità. Anche nella prosa più recente, come Das Lied der traurigen Mutter (2007), Banciu accosta Bucarest e Berlino, luoghi che metaforicamente svelano lo scontro tra due culture, che sono anche due categorie storiche del pensiero umano, rispettivamente l'idea della collettività e quella opposta dell'individualità, nel testo personificate dal rapporto conflittuale madre-figlia.

 

Opere (scelta)

Manual de Întrebări, romanzo, 1984
Fenster in Flammen, racconti, 1992
Filuteks Handbuch der Fragen, racconti, 1995
Vaterflucht, romanzo, 1998
O Zi Fara Presedinte, romanzo, 1999
Ein Land voller Helden, romanzo, 2000
Berlin ist mein Paris, racconti, 2002
Das Lied der traurigen Mutter, romanzo, 2007

 

Bibliografia (scelta)

Costabile-Heming, Carol Anne (a cura di), Berlin. The Symphony Continues: Orchestrating Architectural, Social, and Artistic Change in Germany's New Capital, Walter De Gruyter, Berlin, 2004.
Holden, Anca L., Liminality, Hybridity, and the Aesthetic of Experimentation with Language in the Works of Carmen-Francesca Banciu, in M. Draga Alexandru/M. Nicolaescu/H. Smith, Bodies and Representations. Women's Voices in Post-Communist Eastern Europe (2. Ed.), Università di Bucarest, 2006, pp.91-115.
Perrone Capano, Lucia, "Simmetrie sarcastiche". Esili e migrazioni nella letteratura contemporanea di lingua tedesca degli scrittori di origine romena (C.D. Florescu e C.-F. Banciu), in A. Carpi/G. Dolei/L. Perrone Capano (a cura di), La scuola dell'esilio. Riviste e letteratura della migrazione tedesca, Artemide, Roma, 2009, pp.258-271.
Pfeifer, Anke, Frauen und Frauenliteratur in Rumänien, in C. Ebert/M. Trebisz, (Hg.), Feminismus in Osteuropa? Bilder - Rollen - Aktivitäten, Scripvaz, Berlin 2003, pp.53-73.
Wrobel, Dieter, Vom südöstlichen Rand Europas ins Zentrum der Sprache. Die Erzählerin Carmen Francesca Banciu, in Literatur im Unterricht. Texte der Moderne und Postmoderne in der Schule, 2, 2004, pp.125-145.

 

Sitografia (scelta)

http://www.literaturport.de/index.php?id=26&no_cache=1&user_autorenlexikonfrontend_pi1[al_opt]=2&user_autorenlexikonfrontend_pi1[al_aid]=145
http://www.welt.de/die-welt/kultur/literatur/article5868479/Ein-Fluch-rumaenisch-zu-sein.html
http://logosonline.home.igc.org/banciu_intro.pdf
http://www.perlentaucher.de/buch/28948.html
http://logosonline.home.igc.org/banciu_interview.pdf
http://www.banciu.de/page2/page2.html

 

(Foto: http://defencedebates.wordpress.com/category/columnist-of-the-day/)

 

Scheda a cura di Raffaella Mare