Libuše Moníková
Libuše Moníková nasce a Praga il 30 agosto 1945 e vive lì la sua infanzia e la prima gioventù insieme alla sorella e a due fratelli. Già da piccola mostra spiccate attitudini alla letteratura: è una grande lettrice, in particolar modo degli autori russi, e un'appassionata di cinema. Sempre a Praga, nel 1968, completa gli studi universitari in anglistica e germanistica. Il '68 rappresenta una data limite: la morte della madre e l'invasione sovietica di Praga le resero più semplice lasciare la sua città natale. Grazie all'attribuzione di una borsa di studio dottorale si trasferisce a Göttingen. In seguito all'invasione russa anche la sua passione per la cultura e la letteratura russa scema.
Il 28 settembre 1970 Moníková sposa uno studente tedesco, Michael Herzog, e grazie alle nozze, riesce ad ottenere un permesso di soggiorno in Germania. Nello stesso anno completa il suo percorso dottorale. L'anno seguente ottiene un incarico di docenza di letteratura tedesca e letteratura comparata a Kassel e in seguito anche all'università di Brema, città dove rimane, con diverse mansioni, fino al 1981, quando decide di lasciare l'insegnamento e dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. L'elaborazione delle vicende personali e in particolare la decisione di lasciare Praga sono già trasposte nel suo primo romanzo, Eine Schädigung, che Moníková inizia a scrivere in ceco per poi passare al tedesco. L'utilizzo di una lingua straniera può essere utile, secondo Moníková, a mantenere una certa distanza dagli eventi narrati, evitando un′eccessiva empatia.
Con il romanzo Die Fassade, del 1987, la scrittrice viene insignita del premio Alfred-Döblin. Sostanziali influssi che agiscono sulla sua scrittura, in particolar modo nello sviluppo di un substrato fantastico e mitico nelle sue opere in prosa, sono le opere di Jorge Luis Borges e Arno Schmidt.
Numerosissimi sono i riconoscimenti che le vengono attribuiti: nel 1989 il premio letterario Franz Kafka, nel 1991 il premio Adalbert-von-Chamisso, l'anno successivo il premo letterario della città di Berlino, nel 1992 il premio letterario della città di Brema e a seguire quelli della città di Vilenica (1993) e di Mainz (1994).
Nel 1997 le viene attribuito lo Arno-Schmidt-Stipendium e nello stesso anno viene insignita di altre due importanti onorificenze. La prima è il conferimento dell'Ordine del Leone Bianco e della Medaglia Masaryk da parte del presidente della repubblica Ceca e la seconda, parallelamente, in Germania, è il conferimento della medaglia al merito.
Molte delle sue opere, a causa della sua scomparsa prematura, avvenuta a Berlino il 12 gennaio 1998, verranno pubblicate postume.
Opere
• Eine Schädigung, romanzo, 1981
• Pavane für eine verstorbene Infantin, romanzo, 1983
• Die Fassade, romanzo, 1987
• Tetom und Tuba, teatro, 1987
• Schloß, Aleph, Wunschtorte, romanzo, 1990
• Unter Menschenfressern. Dramatisches Menue in vier Gängen, teatro, 1990
• Treibeis, romanzo, 1992
• Prager Fenster, romanzo,1994.
• Verklärte Nacht, romanzo, 1996.
• Der Taumel. Fragment, romanzo, 2000
Bibliografia (scelta)
• Alms, Barbara, Fremdheit als ästhetisches Prinzip. Zu den deutschsprachigen Romanen der Tschechin Libuše Moníková, in «Stint», 6, 1989, pp.138-151.
• Broser, Patricia / Pfeiferová, Dana (Hg.), Hinter der Fassade: Libuše Moníková. Beiträge der Internationalen germanistischen Tagung Ceské Budejovice, Budweis 2003, Wien, Edition Praesens, 2004.
• Haines, Brigid und Marven, Lyn (Hg.), Libuše Moníková in memoriam, Amsterdam/ New York, Rodopi, 2005.
• Id., Subjectivity (un)bound: Libuše Moníková and Herta Müller, in «Yearbook of European Studies», 13, 1994, pp.327-344.
• Jankowsky, Karen, Between "Inner Boemia" and "Outer Siberia". Libuše Moníková Destibilizes Notions of Nation and Gender, in K. Jankowskz/C. Love, Other Germanies. Questioning identity in women's literature and art, New York, State University of New York Press, 1994, pp. 119- 146.
• Kliems, Alfrun, Im Stummland, Frankfurt am Main u. a., Peter Lang, 2003.
• Marven, Lyn, Body and Narrative in Contemporary Literatures in German. Herta Müller, Libuše Moníková, Kerstin Hensel, USA, Oxford University Press, 2005.
• Modzelewski Jozef A., Libuse's Success and Francine's Bitterness: Libuse Moníková and Her Protagonist in Pavene für eine verstorbene Infantin, in C. Blackshire-Belay, The Germanic mosaic: cultural and linguistic diversity in society, Westport, CT, Green wood Press, 1994, pp.21-32.
• Schmidt, Delf / Schwidtal, Michael (Hg.), Prag - Berlin: Libuše Moníková, Reinbek bei Hamburg, Rowohlt, 1999
• Seyhan, Azade, Writing outside the Nation, Princeton, Princeton University Press, 2001.
• Trumpener, Katie, Is Female to Nation as Nature to Culture? Božena Němcová, Libuše Moníková and the Female Folkloric, in K. Jankowskz, Karen/C. Love, op. cit., pp.99-118.
• Windt, Karin, Beschädigung, Entschädigung - Überlieferung, Auslieferung. Körper, Räume und Geschichte im Werk von Libuše Moníková, Bielefeld, Aisthesis, 2007.
Sitografia (scelta)
http://www.fcdelius.de/lobreden/lob_monikova.html
http://www.fembio.org/biographie.php/frau/biographie/libushe-monikova/
http://www.bosch-stiftung.de/content/language1/html/14946.asp
(foto: http://www.topzine.cz/chybi-mi-tady-normalni-literarni-magazin-rozhovor-tomas-dimter-2/ )
Scheda a cura di Stefania De Lucia