Zehra Çirak
Nasce a Istanbul nel 1960, ma all'età di tre anni si trasferisce con la famiglia a Karlsruhe, in Germania. Nel 1982 va a vivere a Berlino con il pittore e scultore Jürgen Walter, suo compagno nella vita e nel lavoro. Da anni, infatti, la coppia lavora in stretta collaborazione: si ricorda, tra le altre, la serie dei Kleine Altäre di Walter che è costituita da alcuni altoparlanti, creati per rendere omaggio ai più grandi artisti del passato, attraverso i quali è possibile ascoltare la voce e i testi poetici di Çirak. Sempre insieme a Walter elabora un articolato progetto multimediale, Die Kunst der Wissenschaft (2008) uscito in DVD+CD.
La prima raccolta di poesie di Çirak viene pubblicata nel 1987, con il titolo Flugfänger. Successivamente pubblica altre raccolte di poesie: nel 1994 Fremde Flügel auf eigener Schulter; nel 2000 Leibesübungen e nel 2008 In Bewegung. Gedichte und Prosaminiaturen. Nel 2011, mentre le sue poesie entrano a far parte di miscellanee di poesia tedesca contemporanea (si vedano ad esempoiio le raccolte curate da K. O. Conrady), viene pubblicato il primo testo in prosa di Çirak: Der Geruch von Glück,
La poetessa ha ricevuto molti riconoscimenti letterari, tra cui il premio Adelbert von Chamisso - opera prima nel 1989 (nel 2001 riceve una seconda volta il premio Adelbert von Chamisso), nel 1993 il Friedrich Hölderlin e nel 2005 il premio di poesia Amistade della città di Olbia, in Italia.
Ciò che più colpisce nella scrittura di Çirak è la straordinaria capacità di giocare con la lingua tedesca, caratteristica che, lungi dal rappresentare un mero esercizio stilistico, fa delle sue poesie una vera e propria indagine sulla parola. Parola che per un'autrice migrante non può mai essere astratta o trascendentale, ma al contrario è sempre concreta e pesante, körperlich. La materia lirica viene colta direttamente dall'elemento quotidiano e si fa onirica e pratica, drammatica e comica allo stesso tempo, mescolandosi con l'esperienza personale e la raffinatezza linguistica dell'autrice. Oltre alla loro intima poeticità, i versi di Çirak possiedono anche una spiccata qualità visiva e musicale: per lei la percezione del mondo è qualcosa di profondo che intacca contemporaneamente la dimensione del corpo e quella dello spirito, quindi non può che essere molteplice e sinestetica. Lontana dai cliché che vogliono gli autori migranti impegnati nella ricerca del loro passato identitario oramai perduto, Zehra Çirak vive a pieno e senza contrasti la sua esistenza tra due terre madri, la Turchia e la Germania, spazi rispettivamente naturali e naturalizzati della sua esistenza.
Opere (scelta)
• Flugfänger, poesie, 1987
• Vogel auf dem Rücken eines Elefanten, poesie e prosa breve, 1991
• Fremde Flügel auf eigener Schulter, poesie, 1994
• Leibesübungen, poesie, 2000
• In Bewegung. Gedichte und Prosaminiaturen, poesie e prosa, 2008
• Der Geruch von Glück, prosa, 2011
Bibliografia (scelta)
- Arana, R. Victoria, The Fact on File companion to world poetry: 1900 to the present, New York, Facts on File, 2008.
- Bandy, Susan J./Anne S. Darden (a cura di), Crossing Boundaries. An International Anthology of Women's Experiences in Sport, Champaign, Human Kinetics, 1999.
- Meç, Ilyas, Wider die tribalistische Einfalt: Die zweite Generation, in «Diskussion Deutsch», 26, 143, 1995, pp.176-185.
- Palermo, Silvia, Die Kunst der Wissenschaft/L'arte della scienza. Performance e progetto multimediale di Jürgen Walter e Zehra Cirak, in «Testi e Linguaggi» 5/2011, pp.327-343.
- Rösch, Heidi, Interkulturell unterrichten mit Gedichten. Zur Didaktik der Migrationslyrik, Frankfurt am Main, Verlag für interkulturelle Kommunikation, 1995.
- Thüne, Eva-Maria, Dove confluiscono i fiumi. Poeti plurilingui in Germania, in E.-M. Thüne/S. Leonardi (a cura di), I colori sotto la mia lingua, Roma, Aracne, 2009, pp.115-149.
- Veteto-Conrad, Marilya, ‘Innere Unruhe?': Zehra Çirak and Minority Literature Today, in «Rocky Mountain Review of Languages and Literature», 53.2 , Fall 1999, pp.59-74.
- Id., «Sinasi Dikmen & Zehra Çirak Bio-Bibliographien», in W. Hasty/C. Merkes-Frei, Werkheft Literatur: Sinasi Dikmen & Zehra Çirak, Atlanta, Goethe Institut, 1996.
- Yesilada, Karin E., Poesie der dritten Sprache, Tübingen, Stauffenburg Verlag 2012, pp. 100-157.
Sitografia
http://www.bosch-stiftung.de/content/language1/html/14802.asp
http://www.einaudi.cornell.edu/Europe/outreach/pdf/crossingbridge/day4/cirak.pdf
http://www.goethe.de/ges/spa/msk/en3151492.htm
http://www.lerotte.net/download/article/articolo-62.pdf
http://www.lesezeichen.szylla.net/meine-gedichte-haben-koerperlichkeit/224
http://www.litchannel.tv/html/zehra_cirak.html
http://www.juergen-walter.com
http://rmmla.wsu.edu/ereview/53.2/articles/veteto.asp
Scheda a cura di Raffaella Mare
(Foto: © Jürgen Walter)