Yadé Kara
Nasce a Cayirli, in Turchia orientale, nel 1965. All'inizio degli anni '70 si trasferisce con la famiglia a Berlino, dove ha l'opportunità di studiare anglistica e germanistica. Lavora come attrice, insegnante, manager e giornalista a Berlino, Londra, Istanbul e Hongkong. Attualmente vive a Berlino. Nel 2003 pubblica presso l'editore Diogenes il suo primo libro, Selam Berlin, che l'anno successivo riceve il Deutscher Bücherpreis e l'Adalbert-von-Chamisso-Förderpreis.
Selam Berlin è un romanzo che racconta della Wende, quindi del periodo dopo la caduta del Muro di Berlino, vista dagli occhi di un giovane turco: Hasan Selim Kahn è un diciannovenne che da anni fa il pendolare tra Berlino e la sua città natale in Turchia per andare a fare visita alla madre e al resto della famiglia. Il giorno della caduta del muro Hasan decide di trasferirsi definitivamente a Berlino. I facili entusiasmi, le illusioni riguardo il futuro della Germania e le scoperta dell'amore si mescolano in questo romanzo ad i più triti pregiudizi nei confronti dei turchi e dei cosiddetti Ossis, uniti ad un senso perenne di straniamento che Hasan sente di provare dentro di sé. La paura e insieme l'attrazione per il senso di appartenenza e per l'assestamento della propria identità si riscontra nell'uso della lingua che è molto creativa e ironica: la pronuncia di Hasan, infatti, si mescola a quella del dialetto tedesco e ne nascono divertenti fraintendimenti e giochi di parole. Il linguaggio giovanile si unisce alle parole turche e ad espressioni inglesi, segno del carattere per così dire multikulti della metropoli berlinese, ancora una volta unita e separata al contempo dalle sue stesse radici multietniche.
Cafe Cyprus, pubblicato nel 2008, è la continuazione del primo romanzo di Yadé Kara. Alcuni anni dopo la caduta del muro il giovane Hasan decide di trasferirsi a Londra nella speranza di aprirsi un'attività in proprio e di sentirsi finalmente indipendente. Anche questo sogno però è destinato a fallire, perché il giovane si renderà conto dell'impossibilità di crearsi una solida posizione economica e passerà il suo tempo al caffè Cyprus - luogo di incontro tra turchi, pachistani e ciprioti - a prendersi gioco degli inglesi. In quel luogo Hasan vede un rifugio grazie al quale potersi allontanare da un mondo che, ancora una volta, non può sentire come proprio. La fuga da un'identità divisa tra Turchia e Germania si risolve in un rintanamento in un microcosmo orientale in terra occidentale, alla ricerca, se non di una patria vera, almeno di una posticcia.
Opere
• Selam Berlin, romanzo, 2003
• Cafe Cyprus, romanzo, 2008
Traduzioni in italiano
• Salam Berlino, 2005 (trad. di M. Pugliano)
Bibliografia (scelta)
• Fachinger, Petra, A New Kind of Creative Energy: Yadé Kara's "Selam Berlin" and Faith Akin's "Kurz und schmerzlos" and "Gegen die Wand", in «German Life and Letters», 60, 2, 2007, pp.243-60.
• Gerstenberger, Katharina, Writing the New Berlin. The German Capital in Post-Wall Literature, Rochester, Camden House, 2008.
• Steckel, Margret, Zwischen Funkturm und Minarett: "Selam Berlin" von Yadé Kara, in «Bücher - Livres» (supplemento del «Tageblatt»), 7, 18.07.2003, p.19.
• Vlasta, Sandra, Das Ende des "Dazwischen" - Ausbildung von Identitäten in Texten von Imran Ayata, Yadé Kara und Feridun Zaimoglu, in H. Schmitz (a cura di), Von der nationalen zur internationalen Literatur. Transkulturelle deutschsprachige Literatur und Kultur im Zeitalter globaler Migration, Amsterdam, Rodopi, 2009.
Sitografia (scelta)
http://www.berlinerzimmer.de/eliteratur/yadekara_interview.htm
http://www.yadekara.de/
http://www.goethe.de/ins/tr/lp/prj/cub/aut/kar/enindex.htm
http://www.lanotadeltraduttore.it/salam_berlino.htm
http://www.suite101.de/content/rezension-des-romans-cafe-cyprus-von-yade-kara-a95422
http://www.bosch-stiftung.de/content/language1/html/14754.asp
http://euro.tamu.edu/neh/neh2010/Bibliography.pdf
http://www.camden-house.com/store/catalog/docs/9781571133816.pdf
(Foto: © Michael Maeyer)
Scheda a cura di Raffaella Mare